Stiamo nel tempo cercando di esaminaro diversi tipi di piattaforme di P2P lending, sia italiane che straniere. Tuttavia, ci sono ancora molti dubbi sul carico fiscale degli interessi maturati tramite piattaforme P2P estere.
Non è ancora chiaro quante tasse si dovranno pagare sugli interessi maturati da piattaforme di P2P lending straniere come Bondora.
Questa è una grande preoccupazione per gli investitori, poiché le tasse potrebbero seriamente intaccare i vostri profitti.
Speriamo che questo articolo aiuti a chiarire un po’ di confusione intorno alle commissioni e alle tasse sulle obbligazioni.
Daremo un’occhiata più da vicino alle piattaforme di P2P lending italiane ed estere e cercheremo di capire quanto realmente finirai per pagare in tasse.
Tasse su Bondora, a quanto ammontano e quando pagarle?
Ci sono un sacco di informazioni contrastanti su internet, quando si tratta di pagare le tasse sul reddito ricevuto dai prestiti ottenuti tramite Bondora, quindi si dovrebbe prima capire quando dovrebbero essere pagate.
L’Interpretazione n. 169 del 6 settembre 2020 dell’Agenzia delle Entrate (a cui vi rimando tramite questo link) afferma che sui redditi percepiti tramite piattaforme P2P estere vanno pagate le tasse e quindi questi redditi non sono sostitutivi della tassazione ordinaria come IRPF o IRS.
Tuttavia gli interessi maturati lasciandoli in essere subiranno comunque un’aliquota marginale del 23% che può arrivare ad un massimo del 40% dipende sempre dal reddito personale.
Lo Stato cerca di monitorare le somme depositate all’estero, non importa quanto piccole o grandi possano essere.
Per questo processo di monitoraggio dei movimenti di denaro all’interno e all’esterno dei confini del nostro paese abbiamo l’obbligo, come cittadini, di registrare tutti i depositi effettuati presso i rispettivi governi, in modo che se c’è qualche indicazione di attività criminale, questa possa essere facilmente identificata dalle squadre di sorveglianza che lavorano instancabilmente giorno dopo giorno cercando disperatamente non solo di difendersi, ma anche di catturare questi criminali prima che vengano fatti più danni.
Noi adempiamo a questa responsabilità attraverso quello che si chiama ” il quadro RW”.
La quantità di tasse pagate sul reddito ricevuto da piattaforme straniere come Bondora può variare da caso a caso, ma dovrebbe essere necessaria solo nel caso in cui questo denaro sia effettivamente guadagnato.
Per renderti le cose più facili però c’è sempre modo di consultare il tuo commercialista e fargli fare tutte queste operazioni necessarie quindi non preoccuparti di altro!
Conclusioni finali
Bondora ha dimostrato di essere una piattaforma di investimento affidabile e redditizia, anche in tempi di forte stress.
Il design intuitivo e l’impostazione semplice rendono facile per chiunque iniziare a investire, con l’ulteriore vantaggio di una grande diversificazione dei prodotti.
Inoltre, le commissioni sono mantenute basse mentre la liquidità e la facilità d’uso rimangono eccellenti, rendendolo perfetto per qualsiasi investitore.
Hai provato Bondora? Cosa ne pensi? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!