Puoi minare i Bitcoin in diversi modi:
- Utilizzando degli ASIC di tua proprietà
- Partecipando ad una mining pool
- Utilizzando un servizio di cloud mining
Per spiegarti ogni singolo metodo, però, dobbiamo aprire una piccola parentesi su come funziona il mining di Bitcoin.
Minare Bitcoin, infatti, significa estrarre dei codici (chiamati hash) che servono per confermare dei blocchi che andranno aggiunti alla blockchain di Bitcoin.
Ogni 10 minuti viene aggiunto un nuovo blocco alla sua catena (collegato al precedente) e perché ciò avvenga, deve essere confermato da un codice.
Il codice è l’hash e per trovare quello giusto bisogna estrarne il più possibile, così per avere maggiori possibilità di avere tra le mani quelle giusto.
Per ogni blocco risolto viene data una ricompensa che varia in base al periodo in cui viene eseguita l’operazione.
La cifra viene dimezzata ogni 4 anni, rendendo l’ottenimento di Bitcoin sempre più raro e costoso.
La ricompensa per la risoluzione del blocco va soltanto al 1° miner che trova l’hash di convalida.
E, come già detto, poiché è tutto casuale, chi riesce ad estrarne di più, ha maggiori possibilità di trovare quello giusto ed ottenere il
E dato che si tratta di un dato casuale, chi ne estrae di più ha più possibilità di trovare quello giusto ed ottenere il premio.
La competizione inizia ogni 10 minuti appena terminato l’hash precedente.
Nota: il miner che convalida il blocco incassa anche le fee (le commissioni) pagate dai mittenti delle transazioni del blocco stesso.
Il protocollo Bitcoin aggiorna la difficulty ogni 2 settimane, aumentando o diminuendo la possibilità di trovare l’hash giusto per risolvere il blocco, dove se la potenza di calcolo sale aumenta, se scende, diminuisce per riportare sempre la durata media del processo a 10 minuti.
Quando aumenta la potenza di calcolo allocata in totale in tutto il mondo sul mining di Bitcoin, il tempo medio necessario per estrarre l’hash giusto diminuisce. A quel punto la difficulty aumenta in modo da riportare la durata media di questo processo a 10 minuti. Più tempo ci vuole, più corrente consumi.
Come Minare Bitcoin
Con questa premessa, abbiamo capito che servono dei computer molto potenti per estrarre quanti più hash possibili.
Questo esclude la possibilità di poter eseguire l’operazione dallo smartphone.
I computer pensati per questi lavori sono chiamati ASIC (Application Specific Integrated Circuit).
Se usi il processore di un qualunque computer o una scheda grafica di fascia alta (ma comunque commerciale), i risultati che otterrai saranno mediocri e ci vorrà un sacco di tempo.
Ed essendo lento non avrai possibilità di estrarre molti hash e di confermare il blocco.
Un’alternativa a questo metodo può essere il cloud mining dove ti affidi a dei servizi che si occupano del mining al tuo posto (pagando una commissione periodica) ed incassi le ricompense.
I professionisti utilizzano spesso molti ASIC sincronizzati che lavorano in parallelo a grande velocità, rendendo impossibile competere con loro.
Un’altra possibilità per minare Bitcoin sta nell’unirsi a delle mining pool.
Si tratta di insiemi composti da diversi miner che si coordinano tra loro formando un grande gruppo ed estraendo hash molto più in fretta (ma dividendo la ricompensa alla fine).
Se scegli di minare con l’ASIC o unendoti al mining pool fai bene i conti perché la spesa iniziale e quella di manutenzione è molto elevata rispetto al guadagno.
Infatti all’inizio è necessario comprare dei PC potenti che costano migliaia e migliaia d’euro che poi devono lavorare giorno e notte senza sosta consumando moltissima energia elettrica (da pagare).
Rispetto ai primi tempi, minare Bitcoin è diventato molto più complicato e costoso e per guadagnare è necessario fare un enorme investimento iniziale.
Fonte: www.criptomondo.it